INDIETROAVANTI DALLA PREISTORIA AD OGGI Come ho già detto in varie occasioni, i miei quadri sovente si presentano allo spettatore come degli equilibri precari, dei rebus da risolvere, questo avviene perché all’origine di ogni opera vi è sempre un emozione, un pensiero, un’immagine che mi ha particolarmente colpito tanto da dare origine al dipinto. La mia pittura è fatta di realismo e quindi facilmente traducibile ma molte volte uso la metafora per esprimermi, per questo una rosa può rappresentare “la vita” oppure una bambola o un trenino “la nostra infanzia”, ecco che allora bisogna provare a leggere il quadro cercando di andare oltre le figure o i colori che ci stanno di fronte. L’idea per realizzare questo quadro mi è nata da quei panni stesi su di un filo legato ad un albero lassù fra le montagne Lecchesi, ed ogni volta che ci ritorno ci sono altri panni stesi. Questo ripetersi di gesti così semplici ma così ancora veri, mi fanno ritornare indietro fino alla nostra storia più antica, quando l’uomo dipingeva sulla pietra le sue emozioni ed asciugava i suoi panni al sole come fa ancora oggi la signora, lassù, sulle montagne Lecchesi. Donghi Giuseppe |